SIGNIFICATO DEI SIMBOLI
Significato dei simboli
Nel corso dei secoli, i muri delle chiese, delle abbazie e gli arazzi in occidente, le moschee e i tappeti in Asia hanno trasmesso conoscenza attraverso simboli e disegni. I simboli più antichi fanno sempre riferimento a concetti interessanti legati alla storia, alle religione, alla cultura, ma soprattutto richiamano la dimensione divina. Senza alcun dubbio l’aspetto più affascinante dei tappeti orientali è rappresentato dai loro disegni, strettamente collegati alle usanze dei popoli che si servivano proprio dei tappeti per comunicare.
Ogni visitatore, al primo impatto, rimane affascinato da queste rappresentazioni, che vanno dai motivi floreali a quelli geometrici, dagli animali stilizzati sino alle piante e luoghi sacri, insomma ad ogni elemento impiegato dagli artigiani per poter esprimere, tramandare e raccontare.
Durante l’era pagana, i simboli prevalenti raffiguravano gli dei e il loro mondo.
L’uomo ha da sempre interpretato la natura che lo circonda (animali, piante ecc..) in base a ciò che percepiva delle sue peculiarità: ad esempio, i pagani classificavano gli animali considerando il loro potere e le loro caratteristiche fisiche, intersecandole anche con le loro credenze divine.
Uno dei primi documenti che dimostra come e quanto fossero importanti le divinità ed i simboli ad esse connessi, è la Tavoletta I KUDURRU risalente al 1530 – 1160 a.c. ed appartenente ai popoli originari dell’altopiano iranico. Questo reperto merita effettivamente una certa attenzione: ci dimostra il ruolo e l’importanza rivestiti dai fenomeni naturali e dagli animali che incarnavano gli dei.
Nel patrimonio iconografico persiano molti simboli e figure si ricollegano allo Zoroastrismo, fondato nel VI sec. a.c. da Zoroastro, culto diffuso per secoli nell’impero persiano.
Simboli rappresentati da animali
Il cielo che sta sopra di noi è considerato il luogo degli dei e dei santi (credenza universalmente diffusa tra tutti popoli, dall’antichità ad oggi). Pertanto volare e raggiungere il cielo, significa raggiungere il divino. Nell’area mesopotamica sono stati rinvenuti diversi reperti (tra cui anche raffigurazioni della mucca e del leone alato), in particolar modo nel palazzo Persepolis. Queste pitture ci consentono di capire quanto fosse importante immaginare di staccarsi dalla materia per raggiungere il regno dello spirito.
Gli uccelli in particolar modo, rappresentano gli animali sacri che più si distaccano dalla dimensione materiale dell’esistenza (quella terrena per intenderci) e conducono verso le vette più elevate. Ovviamente tra gli uccelli quello che incarna l’emblema del potere assoluto è l’aquila, simbolo di potenza e di regalità. Questo splendido rapace è senz’altro una delle raffigurazioni più frequenti sui tappeti orientali.
Gli uccelli sono comunque molto rappresentati anche nell’iconografia cristiana occidentale. È curioso scoprire il significato degli uccelli nel culto cristiano ed osservare il modo in cui vengono disegnati o scolpiti nelle chiese: essi vengono intessuti con le stesse caratteristiche nei tappetti orientali.
Qui di seguito ci sarà l’elenco dei simboli utilizzati: